La specialità di ogni brava massaia è il piatto di recupero.
La torte salate, le frittate, i vari pasticci sono solo un espediente gourmet per ripresentare gli avanzi con un aspetto appetitoso.
Mia nonna era la regina della reinterpretazione e il suo cavallo di battaglia erano le polpette.
C'è da dire che le polpette sono anche un modo ingegnoso per far mangiare ai bambini qualsiasi, e dico qualsiasi cosa! Basta sapientemente mescolarla, triturarla, amalgamarla e tutto prende l'aspetto di una deliziosa pallina grande come un boccone, pronta per essere mangiata.
Nel fine settimana, come ho già detto in precedenza, non mi piace cucinare, ma voglio godermi il relax dopo una frenetica settimana lavorativa. Ergo cerco di preparare qualcosa prima da poter mangiare durante il finesettimana. Pasta con sugo e polpette è un perfetto piatto unico che necessita solo di una scaldatina. È un'occasione per liberare il frigo da tutti i rimasugli!
Avevo infatti un fondo di prosciutto cotto di quelli che avanzano al supermercato e siccome non si possono affettare te li mettono sotto vuoto e li prezzano come una mortadella (13€ al kg), ma in realtà costerebbe molto di più (un buon prosciutto crudo va dal 23 € in su ed il prosciutto cotto un po' meno tranne il Ferrarini che eguaglia il crudo).
Io faccio incetta di fondini per le torte salate, per i soffritti, per il ripieno di panini e per le polpette.
Inoltre per le polpette si usa il pane raffermo che avanza in tutte le case.
Cosa ho usato:
- macinato di manzo 300 g
- prosciutto cotto 150 g
- panini vecchi all'olio 100 g
- parmigiano grattugiato 40 g
- un uovo grande
- prezzemolo (una manciatina)
- latte (uno spruzzino)
-1/4 di spicchio d'aglio
- sale e pepe
- una bottiglia di salsa di pomodoro (750 g circa)
- 1/4 di cipolla
-una carota media
Potrebbe servire un po' di pan grattato.
Prima si prepara l'impasto delle polpette.
Si ammolla il pane in poca acqua e latte, non deve risultare molto bagnato perché fa ammorbidire troppo l'impasto.
Si mescolano in una ciotola capiente, a mano (non nel robot perché sennò vi viene una crema irrecuperabile, al massimo ci si aiuta con una forchetta): macinato, prosciutto cotto (tritato in precedenza nel mixer), pane (ben strizzato e spappolato nel mixer), parmigiano grattugiato, uovo, una manciatina di prezzemolo e l'aglio tritato fine fine (se piace, per me le polpette non sono polpette senza aglio!).
Si aggiunge pepe tritato e sale, ma attenzione agli ingredienti! Il mio prosciutto, l'ho assaggiato, era tanto salato...
Con le mani impastare fino ad ottenere un impasto che non si appiccica nè alle mani nè alle pareri della ciotola. Se il pane che abbiamo messo era troppo bagnato questo ci bagna l'impasto che risulta troppo morbido, quindi va asciugato aggiungendo un po' di pan grattato alla volta, poi provare a fare una pallina, che deve rimanere rotonda, non appiccicosa ma comunque morbida, se non sta su bisogna mettere ancora un altro po' di pan grattato (poco, perché se si indurisce l'impasto va ammorbidito col latte e non è più finita...).
Ricavare delle palline.
E qui è una questione di buon gusto... La grandezza della polpetta è segno di stile di chi la fa. Deve essere commisurata alla bocca di chi la deve mangiare.
Se si vuole fare una pasta servita con le polpette nello stesso piatto é più decoroso farle molto piccole, ma non minuscole altrimenti i commensali potrebbero scambiarle per un ragù e non apprezzare la fatica (sicuramente maggiore) che avete fatto.
Io opto per il formato palla da ping pong perché le servo in un piatto al centro del tavolo mentre si mangia la pasta condita col solo sugo.
Inoltre, per complicare il tutto, cerco di tenere sempre presente che polpette con impasto più duro tengono la forma quindi possono essere più piccole, ma se l'impasto è morbido più sono piccole e più si sciolgono in cottura.
Una volta deciso il formato e fatte tutte le polpette si dispongono su un piatto e si mettono in frigo così tengono meglio la forma in cottura.
Mentre le polpette sono in frigo metto una pentola alta di alluminio sul fuoco con olio e cipolla e carota tritate.
Una volta avviato il soffritto metto la salsa di pomodoro, poi riempio per metà la bottiglia con acqua, sbatto per raccogliere la salsa sul fondo e verso tutto in pentola. Fuoco vivo finché non bolle.
Poi metto ad una ad una le polpette facendo un po' di posto sul fondo con un cucchiaio di legno.
Devono essere tutte coperte.
La cottura va dai 40 ai 50 minuti,ma conviene sacrificare una polpetta all'assaggio.
A metà cottura metto in po' di sale.
Non metto ulteriori aromi nel sugo, ma se uno vuole ci sta un po' di basilico.
Le polpette in cottura si gonfiano. Attenzione di tanto in tanto il fondo va smosso col cucchiaio di legno altrimenti si brucia, ma non mescolate perché altrimenti le polpette si rompono!
Buone.
A questo piatto abbinerei
La borsa Chanel di lucertola.
Perché tutte le signore perbene di una volta la domenica per uscire mettevano la borsa di lucertola...anche la mia nonna.
Angy P
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